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Con EFA per educare contro la prostituzione

Lilian con un gruppo di ragazze a rischio

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Con EFA per educare contro la prostituzione

Sta per partire una nuova avventura del Cesvitem in Africa: a breve cominceremo a lavorare con EFA, giovane ong tanzaniana impegnata nella lotta allo sfruttamento sessuale di bambini, ragazze e giovani donne. Una nuova sfida all'insegna dell'educazione come base della dignità di ogni singola persona.

Noela ha quindici anni. Vive a Rau, un villaggio ai piedi del Kilimanjaro, nel nord della Tanzania. Frequenta la quarta superiore. È una studentessa brillante, costantemente tra i primi dieci alunni della sua scuola in termini di profitto. Vive con la nonna novantenne e due fratelli. La mamma è morta nove anni fa, uccisa davanti a suoi occhi dal padre. Da poco l’uomo è stato rilasciato: è alcolizzato e spesso torna a casa con altri uomini, costringendo la figlia a prostituirsi in cambio di pochi scellini.

Quella di Noela è solo una delle tante storie raccontataci da Lilian Msaki, direttrice di EFA-Equality for All, giovane e dinamica ong tanzaniana. L’associazione, nata nel 2014, è impegnata contro lo sfruttamento sessuale di bambini, ragazze e giovani donne. “La prostituzione è un fenomeno estremamente pesante in Tanzania - spiega Lilian - Coinvolge un quinto delle donne che vivono nelle aree urbane, un decimo nelle aree rurali. Solo nella capitale Dar es Salaam si contano 300 mila prostitute. Nei distretti turistici di Moshi, dove si trova Rau, e Arusha ce ne sono altre 100 mila. È qualcosa di terribile, soprattutto in campagna, dove queste donne si offrono all’aria aperta perché altrimenti non saprebbero come sfamare i figli che le attendono a casa”.

Partendo da queste premesse, Lilian e i suoi collaboratori hanno elaborato un primo progetto, poi sottoposto all’attenzione del Cesvitem tramite il comune amico Endrio Niero. Duplice l’intento: da un lato sostenere un primo gruppo di 19 ragazze a rischio, in alcuni casi con un appoggio che permetta la conclusione del percorso scolastico, in altri con un aiuto per l’avvio di attività microimprenditoriali che garantiscano un’entrata minima per il sostentamento delle rispettive famiglie. Dall’altro l’avvio di un allevamento di maiali gestito dalla stessa EFA, che garantisca all’associazione un ricavo annuo con cui aiutare autonomamente altre ragazze.

“Il nostro non è un compito facile - sottolinea Lilian -. In questi primi anni di attività abbiamo avvicinato centinaia di ragazze a rischio e, quando proponi loro di cambiare vita, la prima richiesta è un aiuto economico per potersi costruire un’alternativa rispetto alla vendita del proprio corpo. Per questo dobbiamo lavorare su due fronti, promuovendo un cambio di mentalità e contemporaneamente creando opportunità concrete. Due fronti che passano inevitabilmente per l’istruzione. È questo il primo passo sia per aiutare queste ragazze a riconoscere la propria dignità e a guadagnarsi la vita in modo legale”.

“In questi mesi - sottolinea il presidente del Cesvitem Simone Naletto - abbiamo avuto l’opportunità di conoscere al meglio l’impegno di Lilian ed EFA e siamo rimasti positivamente colpiti dalla loro professionalità e dalla chiarezza della loro strategia, anche a lungo termine. Ci apriamo così ad un nuovo paese africano, la Tanzania, sempre nel solco del nostro impegno per la promozione dell’istruzione. Con EFA stiamo definendo gli ultimi dettagli del progetto, che lanceremo ufficialmente nelle prossime settimane: siamo sicuri che si tratta dei primi passi di una collaborazione che ci porterà molto lontano”.

Notizia del 26/10/2016


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