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Inizia la scuola in Perù, Cesvitem in prima linea

A metà marzo 8 milioni e mezzo di bambini e ragazzi peruviani sono tornati in classe. La nostra sede di Trujillo rinforza il consueto impegno per la promozione del diritto all'istruzione con il Progetto Cuaderno y Comida.

A metà marzo 8 milioni e mezzo di bambini e ragazzi peruviani sono tornati in classe. Un inizio di anno anomalo, se non altro per l’ondata di caldo che sta caratterizzando queste ultime settimane di estate in Perù. “Ci si aspettava che El Niño portasse piogge torrenziali – racconta da Trujillo il rappresentante del Cesvitem Attilio Salviato -. E invece in gran parte del paese la vera emergenza sono le alte temperature, assolutamente fuori programma in questo periodo dell’anno. Nella capitale Lima il Ministero dell’Educazione è arrivato ad emanare una circolare per proibire alle scuole primarie qualsiasi attività all’aperto, per evitare ai bambini l’esposizione diretta al sole”.

Se il caldo è l’anomalia, la consuetudine è l’impegno della sede del Cesvitem a Trujillo a favore del diritto all’istruzione dei beneficiari dei nostri progetti di sostegno a distanza. Un impegno che, quest’anno, passa anche attraverso il Progetto Cuaderno y Comida, ovvero il potenziamento delle strutture e delle attività dei Clubes de madres collegati al Progetto Pininos. “L’obiettivo - sottolinea Attilio - è dare una risposta sempre più efficace ai bisogni di 1.000 bambini fino ai 12 anni, in particolar modo per quanto riguarda l’accesso all’istruzione e la sicurezza alimentare. In quest’ottica il progetto prevede più azioni, dal restauro delle sedi di dieci Clubes alla fornitura di mobilia, attrezzature e stoviglie per le mense infantili gestite dagli stessi Clubes. Senza dimenticare la realizzazione di corsi di ripetizione a corsi di formazione per la madri in tema alimentazione e salute”.

Il fulcro di tutto ciò saranno le “aulas-comedores”, ovvero il locale più ampio all’interno di un Club, attrezzato con tavoli e panche e utilizzato per la distribuzione dei pasti e, in orario pomeridiano, per le attività di doposcuola. “Il potenziamento dell’istruzione - spiega Attilio - passa anche da qui. In Perù i tassi di bocciatura tra i bambini delle famiglie meno abbienti sono tripli rispetto ai figli delle famiglie benestanti. Una situazione su cui pesa certamente la mancanza per gli scolari più poveri di luoghi dove poter studiare in modo confortevole o ricevere un aiuto da parte di adulti istruiti”. Le case sono spesso costituite da un massimo di 2-3 stanze di ridotte dimensioni, con una dotazione essenziale a livello di mobilia e senza allaccio alla linea elettrica. Allo stesso tempo i bambini non possono contare sull’appoggio dei loro genitori in ambito scolastico, o perché gli adulti sono fuori casa per lavoro per tutto l’arco della giornata, o perché, semplicemente, il basso livello di istruzione non permette loro di essere d’aiuto. “Uno spazio adeguatamente attrezzato e l’aiuto di personale preparato rappresentano un primo, fondamentale passo per cercare di alzare il livello di preparazione dei bambini coinvolti nei nostri progetti e per dar loro la possibilità di gettare la basi di un futuro migliore”.

Vuoi essere al fianco dei bambini peruviani nel corso del nuovo anno scolastico? Scopri come versare il tuo contributo cliccando sul link “Sostieni questo progetto” nel box approfondimenti.

Notizia del 29/03/2016


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