Esmabama, siccità e fame: è emergenza totale
Nel cuore del Mozambico non piove da oltre un anno e milioni di persone rivedono lo spettro della fame. Il nuovo progetto Cesvitem nella provincia di Sofala cerca di dare una risposta immediata partendo proprio da un sistema di irrigazione.
Ci siamo. Il 25 gennaio è ufficialmente scattato il Progetto Esmabama, la grande avventura che ci vedrà impegnati nei prossimi due anni nella provincia di Sofala, nel cuore del Mozambico. Lavoreremo fianco a fianco con l’associazione mozambicana Esmabama, con l’obiettivo di potenziare il settore agro-zootecnico di quattro missioni e di rafforzare così la sostenibilità di un’ampia rete di servizi scolastici e sanitari. Il tutto a favore di oltre 300 mila persone. Ci vorrà ancora qualche settimana per entrare nella piena operatività, ma la complessa organizzazione del progetto si è ormai messa in moto.
Come già raccontato nei mesi scorsi, la prima annualità del progetto sarà incentrata su un nuovo sistema di gestione delle risorse idriche sui terreni della missione di Estaquinha: sarà riabilitato un vecchio sistema di irrigazione e ne sarà realizzato uno completamente nuovo, entrambi collegati al fiume Buzi, servendo complessivamente 78 ettari di terreno e permettendo un notevole balzo in avanti nella produzione di mais. Un intervento già di per sé importante, ma che proprio in questi mesi sta diventando una necessità assoluta. “Nelle nostre missioni - racconta da Beira Fabrizio Graglia, direttore di Esmabama - non vediamo la pioggia da oltre un anno. Abbiamo passato un Natale davvero triste, per la prima volta negli ultimi dieci anni dobbiamo fare i conti con lo spettro della fame. Siamo al limite di una crisi alimentare senza precedenti: abbiamo perso tutto il seminato, ogni giorno muoiono animali e tra pochissimo non avremo risorse per comprare gli alimenti basilari, perché nel mercato ve ne sono pochissimi e il loro prezzo è aumentato esponenzialmente, fino al 50%. Nel caso di un sacco da 50Kg di mais in grani, che 5 mesi fa costava 340 meticais, ora difficilmente si trova a meno di 900 meticais. Il 26 novembre una tanica da 20 litri di olio alimentare costava, all’ingrosso, 890 meticais . Il 30 novembre era salita a 1.000 meticais, il 2 dicembre a 1.100. Ogni giorno dobbiamo dare da mangiare a più di 2 mila studenti ospiti nei nostri convitti, per garantire loro un’alimentazione minimamente dignitosa abbiamo bisogno di almeno una tonnellata e mezza di cereali e di 130 chilogrammi di fagioli al giorno… Basta questo per capire le dimensioni del problema”.
Le comunità locali, formate al 90% da contadini, sono in ginocchio. Secondo il Ministero dell’Agricoltura, se le condizioni metereologiche non cambieranno entro marzo, oltre 2 milioni di persone si troveranno in uno stato di grave insicurezza alimentare. Ma già adesso la situazione è difficilissima per decine di migliaia di persone, in particolar modo nella province centrali di Sofala, Gaza e Zambezia. Perché oltre all’eccezionale siccità, anche l’economia del Mozambico non sta passando un momento felice. “Rispetto al dollaro e al rand sudafricano, le due valute usate per l’importazione del 90% dei beni di consumo, in un anno il metical mozambicano si è svalutato del 50%. Senza contare che il tasso di inflazione mensile è passato dallo 0,2% di agosto al 4,8% di dicembre. Secondo alcuni analisti tutto dipende dall’instabilità politica del Paese, secondo altri dall’aumento del debito estero… Fatto sta che il costo della vita si è impennato e moltissime famiglie sono ricadute nella spirale della povertà assoluta da cui, a fatica, negli ultimi anni erano riuscite ad uscire”.
“Abbiamo lanciato un appello a tutta la nostra rete di partner - sottolinea Fabrizio -, chiedendo un aiuto per superare questo momento di grande difficoltà. Ma soprattutto aspettiamo con ansia l’avvio del progetto elaborato con il Cesvitem. Il sistema di irrigazione è l’unico modo per uscire definitivamente da questo tunnel e renderci del tutto indipendenti dalle condizioni climatiche per quanto riguarda le attività agricole”.
Vuoi partecipare anche tu a questa grande avventura? Bastano 20 euro per irrigare cento metri quadrati dei terreni di Estquinha! Scopri come versare il tuo contributo cliccando sul link “Sostieni questo progetto” nel box approfondimenti.
Notizia del 25/01/2016