La trivella trova l'acqua ad Anticuane
Il diritto all'acqua non è uno scherzo di carnevale
Luca e Barbara, gli amici viareggini del Cesvitem, dopo un anno di raccolta fondi tra amici e conoscenti sono volati in Mozambico per inaugurare il pozzo intitolato a Burlamacco, la maschera simbolo del Carnevale di Viareggio.
Un pezzo di Viareggio e del suo celebre Carnevale è atterrato in Africa: nel villaggio rurale di Anticuane, nel nord del Mozambico, è stato infatti inaugurato il pozzo intitolato a Burlamacco, la maschera viareggina. È arrivata così al traguardo l’ennesima impresa solidale di Luca e Barbara Biagini, che nelle scorse settimane sono volati in Mozambico per partecipare, il 12 novembre, all’inaugurazione dell’opera.
Grandi amici del Cesvitem e viareggini doc, Luca e Barbara hanno fatto dell’Africa la meta delle loro vacanze. Vacanze ovviamente speciali, in cui l’incontro con le persone e la solidarietà sono sempre in primo piano. E così, anno dopo anno, la visita ai progetti promossi dal Cesvitem è divenuta una tappa d’obbligo, sia in capitale, a Maputo, sia nel nord, nel distretto di Monapo. Visite mai a mani vuote, perché a questa esperienza sul campo si affianca, durante il resto dell’anno, un entusiastico lavoro di sensibilizzazione in Italia, con cene, mercatini e altre attività di raccolta fondi in cui Luca e Barbara coinvolgono puntualmente la loro simpatica “ghenga”, la numerosa combriccola dei loro amici. Ma quest’anno hanno voluto fare le cose in grande cercando di coinvolgere tutta la loro città e la Fondazione Carnevale, dedicando il progetto a Burlamacco e ad uno dei carnevali più famosi del mondo.
Contributo dopo contributo, alla fine sono riusciti a raccogliere i fondi necessari per la realizzazione di un pozzo. A beneficiare di tutta questa generosità, grazie all’intermediazione dell’associazione Watana, partner storico del Cesvitem nel nord del Mozambico, saranno gli abitanti di Anticuane, uno dei villaggi indicati dalle autorità locali come più bisognosi di un intervento in ambito idrico. L’intervento, che rientra nel più ampio Progetto Pozzi Watana, beneficia complessivamente 1.174 persone residenti nel quartiere di Anticuane Expansão, alleviando tra l’altro la pressione sugli altri pozzi esistenti in zona dove quotidianamente si formano interminabili file per attingere l’acqua. “Si resta in attesa per ore prima che arrivi il proprio turno - racconta Adolfo Saquina, responsabile progetti di Watana - e molti, non avendo il tempo di aspettare, finiscono per utilizzare i pozzi tradizionali scavati a mano, che intercettano piccole falde di superficie alimentate principalmente dalle precipitazioni. Ma è acqua in quantità minime e, soprattutto, senza alcuna garanzia di potabilità”.
Dal 12 novembre tutto questo è relegato nel passato, grazie agli amici di una città di mare che sanno benissimo quanto preziosa sia l’acqua. Il pozzo Burlamacco è realtà. E questa volta non è uno scherzo di carnevale.
Notizia del 25/10/2012