Approfondimenti
In arrivo le letterine e il Girotondo
A breve nelle case dei nostri sostenitori la corrispondenza dei progetti di sostegno a distanza e il nuovo numero della nostra rivista
Le cassette delle lettere dei nostri sostenitori si stanno per riempire di solidarietà. Anzi, di una solidarietà doppia. Innanzitutto, proprio in questi giorni, stanno per arrivare le letterine dei bambini e dei ragazzi dei progetti di sostegno a distanza. Per alcuni è una splendida prima volta, per tanti un rapporto che si rinsalda anno dopo anno. Ma per tutti è una finestra attraverso cui è possibile affacciarsi direttamente sul Sud del mondo guidati dalle parole e dai disegni di chi ai nostri sostenitori deve la speranza di un domani migliore. Nella lettera d’accompagnamento è stato inoltre inserito, progetto per progetto, un sintetico report, con i dati principali di quanto abbiamo realizzato nel corso del 2010.
Come ripetiamo sempre, è ovviamente possibile rispondere. Anzi, vi invitiamo il più possibile a farlo: anche solo poche righe, o una vostra fotografia, o una cartolina della vostra città, per un bambino del Sud del mondo possono rappresentare un vero e proprio tesoro. Le lettere possono essere inviate direttamente alle nostre sedi o ai partner con cui collaboriamo, utilizzando gli indirizzi e le istruzioni che trovate nel link nel box Approfondimenti sotto la foto.
A stretto giro di posta arriverà inoltre anche il primo numero del 2011 della nostra rivista Il Girotondo. La copertina e il dossier sono dedicati ad un tema di forte attualità, quello dell’immigrazione. Un tema che abbiamo cercato di trattare a tutto tondo, provando non solo a comprendere un po’ più a fondo cosa sta accadendo nel Mediterraneo, ma anche a vedere cosa significa “immigrazione” nei due paesi del Sud del mondo in cui siamo maggiormente impegnati, ovvero il Mozambico e il Perù. Un aspetto emerge con estrema chiarezza: in tutto il mondo, a tutte le latitudini, il desiderio di una vita migliore è una molla irrefrenabile, che spinge milioni di persone ad abbandonare il proprio paese per cercare di costruirsi un futuro altrove, incuranti di muri, leggi e barriere di qualsiasi tipo. Un fenomeno che non possiamo cancellare, ma che dobbiamo imparare a governare, perché da esso dipende gran parte del nostro futuro. La rivista (consultabile anche on line seguendo il link nel box approfondimenti) si completa con la consueta carrellata di aggiornamenti sulle attività del Cesvitem nel Sud e nel Nord del mondo: sottolineiamo in particolare le due pagine dedicate al report finale, comprensivo di foto, del progetto per la nuova scuola primaria di Carapira, in Mozambico.
Notizia del 25/05/2011