Figueiredo il giorno della sua laurea
Figueiredo Rosario nuovo rappresentante in Mozambico
Per la prima volta una nostra sede estera sarà coordinata da un cittadino locale: un importante passo verso la concretizzazione del principio di autosviluppo
C’è una importante novità in vista per la sede del Cesvitem in Mozambico. Dal prossimo 5 ottobre, infatti, Figueiredo Rosario, attuale project manager, sostituirà Piera Zuccherin nel ruolo di rappresentante Paese. Si conclude così un lungo percorso iniziato idealmente il giorno stesso in cui il Cesvitem ha cominciato a lavorare nel Sud del mondo: per la prima volta nella storia dell’associazione, infatti, una sede estera sarà coordinata da un cittadino locale.
“La scelta di Figueiredo come nuovo rappresentante - spiega il presidente del Cesvitem Simone Naletto - è legata, oltre al riconoscimento delle sue indubbie capacità professionali e relazionali, a motivazioni più profonde: pensiamo infatti che la scelta di un cittadino mozambicano a ricoprire tale incarico sia un importante passo verso la concretizzazione del principio dell’autosviluppo, che da sempre anima il nostro impegno nel Sud del mondo. Formare risorse umane locali, dialogare e lavorare con loro è l’unico modo per garantire il successo e la continuità di qualsiasi progetto di cooperazione. Non possiamo pensare di costruire un domani migliore per il Mozambico senza l’apporto del popolo mozambicano. Contiamo quindi che questa decisione sia un ulteriore stimolo anche per tutti gli operatori impegnati sul campo, che già oggi svolgono un lavoro davvero encomiabile”.
La storia di Figueiredo è fortemente legata al Cesvitem. Dal 2000 al 2006, infatti, ha potuto studiare in Italia, laureandosi in Economia agraria all’Università di Bologna, proprio grazie ad una borsa di studio finanziata dalla nostra associazione. “Quando nel 2000 sono partito per l’Italia - racconta Figueiredo - avevo promesso che sarei tornato, per dare un contributo, anche piccolo, al riscatto del mio paese. In Italia ho trovato tantissimi amici, a partire proprio dagli amici del Cesvitem, che mi hanno accolto come un fratello e mi hanno sostenuto e ospitato per ben sei anni. Ora ho la possibilità di ricambiare la fiducia che ho sempre sentito riposta in me. Non mi sento diverso dai tantissimi giovani africani, pieni di volontà e voglia di fare, a cui nessuno concede mai un’opportunità o un’occasione di riscatto. L’unica differenza è tutta qui: a me questa possibilità è stata concessa. E voglio lavorare affinché tutti i bambini e i ragazzi coinvolti nei nostri progetti abbiano perlomeno un’opportunità di farcela”.
“Colgo l’occasione - conclude Simone Naletto - per ringraziare Piera dell’impegno profuso e del prezioso lavoro svolto negli ultimi due anni: la sua presenza e la sua professionalità sono state per tutti i progetti del Cesvitem Mozambico occasione di crescita e di arricchimento”.
Notizia del 18/09/2009