Esempio di trivellazione manuale
Approfondimenti
Il progetto
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Il Progetto Pozzi Ciad è stato avviato nel 2008 dai missionari della diocesi di Treviso in servizio a Fianga, nel sud-ovest del paese, per rispondere alle richieste di costruzione di punti di approvvigionamento idrico presentate dai villaggi della missione. Ad oggi sono stati realizati 61 interventi, per un totale di circa 25 mila beneficiari.
Il progetto è gestito da un Comitato (coordinato da un missionario e composto dai rappresentanti delle parrocchie della missione), a cui i villaggi interessati devono presentare un'apposita domanda d'intervento, impegandosi a compartecipare sia economicamente (coprendo parte delle spese con un contributo che varia dai 250 ai 500 euro a seconda del tipo di opera realizzata), sia attraverso la fornitura di lavoro benevolo.
Sempre in un’ottica di coinvolgimento delle comunità locali, prima e dopo il cantiere vengono organizzati tre incontri di sensibilizzazione e formazione, a cui è richiesta la partecipazione di almeno un rappresentante per famiglia. Tali incontri sono dedicati a vari argomenti: ciclo dell’acqua, corretto utilizzo di questa risorsa, igiene domestica, malattie legate a fonti infette, utilizzo e manutenzione del pozzo. Una volta completati i lavori, la proprietà dell’opera è trasferita al villaggio, che diviene responsabile della manutenzione e della gestione della cassa comune che raccoglie i contributi delle famiglie beneficiarie.
Di seguito vengono descritte le tre tipologie d'intervento realizzabili.
Pozzi con trivellazione manuale. Nelle zone con sottosuolo non roccioso, i pozzi vengono scavati mediante una trivella manuale azionata a forza di braccia. Una volta completato lo scavo, viene installata una pompa a trazione manuale per il prelievo dell’acqua. Si tratta del tipo di intervento più semplice (per i completare l’opera è sufficiente una giornata di lavoro) ed economico (in media 900 euro).
Pozzi scavati a mano. Nelle zone non rocciose, l’alternativa è rappresentata dai pozzi realizzati scavando a mano il terreno e posizionando via via gli anelli di cemento che costituiscono la parete del pozzo. In questo caso il prelievo viene effettuato con l’ausilio di corde e secchi. Pur presentando tempi di realizzazione più lunghi (circa un mese e mezzo per una spesa di circa 1.000 euro), alcuni villaggi preferiscono questa tipologia in quanto, grazie alla possibilità di utilizzo contemporaneo da parte di più persone, si riducono i tempi di attesa per il prelievo dell’acqua.
Pozzi con perforazione meccanica. Nelle zone rocciose, invece, i pozzi devono essere realizzati tramite perforazione meccanica. In questo caso i costi salgono a circa 3.100 euro, in quanto è necessario l’intervento ad una ditta specializzata in trivellazioni.