Approfondimenti
Il progetto
La Kwetu Home of Peace (kwetu in swahili significa “la nostra casa”) è un centro per il recupero dei ragazzi di strada attivo dal 1993 a Nairobi South C, in grado di accogliere 130 ragazzi tra gli 8 e i 14 anni. Gestito attualmente dalle Sorelle dell’Assunzione di Eldoret, è strutturato in un Drop-in Centre, che individua i ragazzi sul campo e cerca un primo approccio con loro, e un Main Centre, dove i ragazzi frequentano la scuola o specifici corsi di formazione professionale, con la garanzia di vitto, alloggio e assistenza sanitaria. Per rispondere alla crescente domanda di intervento, la KHP sta procedendo alla costruzione di una nuova sede nella località di Ruai, a 15 chilometri di Nairobi, dove troveranno posto un centro educativo, con un asilo e una scuola primaria, e un centro di formazione professionale.
In questo contesto si inquadra il presente progetto per l’avvio di attività di gelsibachicoltura e di due serre per la coltivazione di ortaggi. Tali attività da un lato permetteranno ai ragazzi ospiti di godere di nuove opportunità formative, dall’altro aumenteranno le risorse a disposizione della KHP, diminuendone la dipendenza dai donors esterni. In particolare le attività formative beneficeranno annualmente 60 ragazzi inseriti nel programma di riabilitazione o già reintegrati in famiglia.
Le attività di gelsibachicoltura, coordinate da un esperto in bachicoltura, prevedono la piantumazione di 7.200 piante di gelso su un terreno di superficie pari a 1,2 ettari, la cui produzione di foglie permetterà l’allevamento di 120 mila bachi da seta. L’allevamento sarà realizzato all’interno di due strutture di 27 mq l’una, costruite in materiali tradizionali (terra e paglia) in modo da mantenere livelli ottimali di temperatura e umidità, mettendo così i bachi nelle condizioni migliori per filare rapidamente bozzoli di buona qualità. Lo sbocco di mercato è garantito dalla collaborazione con l’agenzia governativa Icipe, che si è impegnata ad acquistare tutta la produzione di bozzoli.
Le coltivazioni in serra, coordinate da un esperto agronomo, prevedono l’acquisto e l’installazione di due serre da 120 metri quadrati l’una, provviste ciascuna di un serbatoio d’acqua di 600 litri e di un sistema di irrigazione a goccia. Ogni serra sarà dedicata a una diversa coltura, pomodori e peperoni rossi, due tipi di vegetali molto richiesti sul mercato locale. È prevista la coltivazione di 600 piante in ogni serra, per una produzione giornaliera stimata in 5 cassette di pomodori e 10 kg di peperoni. Gli ortaggi saranno utilizzati per coprire il fabbisogno delle mense del Centro, mentre il surplus potrà essere venduto sui mercati locali.