Approfondimenti
Il contesto
Energy with Africa è il gemellaggio che dal 2014 unisce gli Istituti superiori della Cittadella scolastica di Mirano (VE) - IIS Levi-Ponti, Liceo Majorana-Corner e IIS 8 Marzo-Lorenz - e l’Université de Labé, uno dei principali atenei pubblici della Guinea. Fondato nel 2001, l’ateneo è localizzato nell’omonima regione nell’interno del paese, a circa 400 chilometri dalla costa, in un’area prevalentemente rurale che finora è stata di fatto esclusa dai parziali processi di sviluppo che hanno interessato altre aree, come la capitale Conakry.
Indipendente dal 1958, uno dei primi paesi africani a raggiungere questo traguardo, oggi la Guinea è uno dei paesi più poveri del mondo, posizionato al 183° posto (su 188 nazioni) nella classifica dell’Indice di Sviluppo Umano. I principali indicatori socio-economici delineano un quadro di forte disagio. Su una popolazione di 10,6 milioni di abitanti, il 73,8% vive in condizioni di povertà. Il Pil pro capite è appena superiore ai 1.000 dollari. Il tasso di analfabetismo della popolazione adulta sfiora il 70%, l'aspettativa di vita non arriva a sessant'anni.
In questo quadro si inserisce anche la difficoltà di accesso all’energia elettrica. Solo un quinto della popolazione vive in abitazioni collegate a fonti di energia. Gli studenti, soprattutto nel periodo degli esami, sono costretti a percorrere chilometri a piedi per trovare una fonte di luce artificiale e poter studiare da metà pomeriggio in poi. Il problema è aggravato da un lato dalle grandi distanze e dalla scarsa densità abitativa, che rendono impossibile, soprattutto nelle aree rurali, l’installazione delle tradizionali linee elettriche; dall’altro dall’assenza di percorsi di formazione tecnico-professionale in grado di formare risorse umane specializzate in ambito elettrotecnico, in particolare per quanto riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici.
Questa situazione di generale sottosviluppo è alla base degli alti tassi migratori dalla Guinea verso l’Europa. Nel 2016, su un totale di 181.405 migranti sbarcati in Italia, 12.700 erano guineani, terza nazionalità più rappresentata. Nei primi nove mesi del 2017 sono arrivati nel nostro paese altri 9.000 cittadini della Guinea, pari al 9,3% dei migranti e secondi, come consistenza numerica, solo ai nigeriani. Un altro significativo flusso migratorio riguarda i figli delle famiglie più benestanti, che si trasferiscono in Europa per completare i loro studi e che nella maggioranza dei casi non fanno poi ritorno in patria, privando il loro paese di risorse umane altamente qualificate che sarebbero indispensabili per avviare processi di sviluppo sostenibile e duraturo.