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In Ciad un pozzo tira l'altro

Il nuovo pozzo nel villaggio di Bangma

In Ciad un pozzo tira l'altro: acqua per 4.669 persone!

Nel 2016 sono 19, di cui 10 “targati” Cesvitem, i pozzi scavati nell’area di Fianga: per 4.669 uomini, donne e bambini il diritto all’acqua è finalmente realtà.

Volevamo fare 13. E invece abbiamo fatto 22. Sì, stiamo dando i numeri. I numeri del Progetto Pozzi Ciad. Il bilancio della campagna scavi 2015-2016, conclusasi a giugno con l’inizio della stagione delle piogge, è ancora una volta ottimo: nell’area di Fianga, nel sud-ovest del paese, sono stati realizzati 19 pozzi, garantendo finalmente l’accesso all’acqua potabile a 4.669 persone. Le cifre complessivi del progetto cominciano a essere notevoli: solo nell’ultimo triennio, compresi quelli di quest’anno, fanno 63 pozzi e quasi 23 mila beneficiari. Tutto merito della trivellazione manuale, introdotta proprio nel 2014: il doppio risparmio, a livello di tempo ed economico, ha permesso di moltiplicare gli interventi. “Anche quest’anno - spiega don Stefano Bressan, missionario della diocesi di Treviso e referente dell’iniziativa sul campo - la trivellazione manuale ha fatto la parte del leone: dei 19 pozzi scavati, 17 sono stati realizzati con questa tecnica. Solo in due casi, a causa del sottosuolo roccioso, abbiamo dovuto optare per la più costosa trivellazione manuale. Contavamo di riuscire a realizzare 20 pozzi, ma in tre cantieri abbiamo avuto dei problemi tecnici. Poco male, è solo un rinvio: per novembre, quando riapriremo la campagna di scavi, ci sono già una decina di villaggi in lista d’attesa”.

Il Cesvitem ancora una volta ha fatto la sua parte. E qui tornano in ballo i numeri dell’inizio. “Tra il 2014 e il 2015 - spiega il presidente Simone Naletto - avevamo finanziato dodici interventi. Volevamo fare tredici con il pozzo della scuola di Kolyang, 750 studenti tra primaria e medie. Ma un cambio di programma ci ha fatto prendere un’altra direzione”. Il cambio di programma è stata l’apertura del cantiere per la realizzazione del nuovo acquedotto di Fianga, avviato non casualmente durante la campagna per le elezioni presidenziali dello scorso aprile. “Per alcuni mesi è stato tutto un fiorire di lavori per opere pubbliche attese da anni - racconta don Stefano -. A Kolyang serviva intervenire con trivellazione meccanica, ma spendere quasi 5 mila euro per un pozzo quando davanti alla scuola si stavano posando le tubature dell’acquedotto ci pareva un spreco”.

Così il contributo del Cesvitem è stato dirottato verso i villaggi rurali, permettendo lo scavo di dieci pozzi: quattro nel villaggio di Koumarkoue, due a Tchambele e uno a Hollom, Yamloka, Bangma  e Kaski. In tutto, negli ultimi tre anni, la nostra associazione ha finanziato appunto 22 interventi, per un totale di quasi 8 mila beneficiari. Un risultato estremamente significativo, reso come sempre possibile dall’unione di tanti diversi contributi, grandi e piccoli. “C’è chi - sottolinea Naletto - ha versato cifre importanti, in grado da sole di finanziare uno o più pozzi. Ma anche le piccole donazioni versate da tante singole persone si sono rivelati fondamentali. Senza dimenticare che anche i contributi raccolti attraverso la raccolta tappi, a cui partecipa una miriade di persone, sono stati utilizzati proprio a favore del Progetto Pozzi Ciad”.

Notizia del 11/08/2016


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