La posa della prima pietra della nuova scuola
Approfondimenti
Posata la prima pietra della scuola di Carapira
Ci siamo. Il progetto per la nuova scuola primaria di Carapira, lanciato nel 2008 dal Cesvitem e dalla ong mozambicana Watana, si è messo ufficialmente in moto. Il 16 ottobre, al culmine di una sentita cerimonia, è stata infatti posata la prima pietra della nuova struttura, sei aule e un blocco di uffici che permetteranno un deciso salto di qualità all’intero villaggio.“È stata una giornata per certi versi storica - racconta il presidente di Watana Adolfo Saquina -: c’erano proprio tutti, dalla direttrice distrettuale dell’Educazione di Monapo Julieta Mepitia ai lider comunitari, dalle autorità religiose ai missionari comboniani di Carapira, rappresentati da padre Gino Pastore. Più, ovviamente, la gente di Carapira e gli studenti e gli insegnati della scuola, che hanno seguito con grande partecipazione quello che è senza ombra di dubbio l’inizio di una nuova pagina per il loro villaggio”. “Dopo una preghiera musulmana e una cristiana – prosegue Adolfo - è stata officiata la tradizionale cerimonia dell’ephepha: nella buca in cui da lì a poco sarebbe stata posata la prima pietra è stata versata della farina, invocando la benedizione degli antenati affinché i lavori vadano a buon fine. È toccato poi alla direttrice distrettuale e al regolo di Carapira inaugurare ufficialmente i lavori. La giornata si è conclusa con una riunione comunitaria, in cui il villaggio e le autorità hanno discusso dell’importanza dell’educazione nella lotta alla povertà”.Nei giorni successivi sono partiti i lavori veri e propri, con la pulizia e le misurazioni del terreno messo a disposizione dai Comboniani e l’inizio dello scavo delle fondamenta. Intanto in Italia proseguirà anche per il 2009 la raccolta fondi. Per ora siamo infatti arrivati a due terzi del percorso: grazie a 169 singoli contributi sono stati infatti raccolti 39 mila dei 58 mila euro necessari per la realizzazione del progetto. Tra circa 12 mesi la struttura dovrebbe comunque essere completata: sei aule da 56 metri quadrati l’una, un blocco amministrativo, sei latrine e un pozzo, che andranno ad a potenziare le strutture in dotazione alla scuola, attualmente insufficienti per accogliere gli oltre 1.300 iscritti.
Notizia del 31/10/2008