Si scavanno le fondamenta della nuova sede
Radio Monapo, dopo le piogge partono i lavori
Le disastrose precipitazioni che per mesi hanno flagellato il centro-nord del Mozambico hanno rallentato ma non fermato il progetto della nuova sede per l'emittente gestita da Watana: a marzo è finalmente stato aperto il cantiere.
Il sogno comincia a diventare realtà. Sono partiti a Monapo i lavori per la costruzione della nuova sede di Radio Monapo, l’emittente gestita da Watana, partner storico del Cesvitem nel nord del Mozambico. Grazie al un finanziamento di 23.500 euro erogato dalla Chiesa Valdese attraverso i fondi dell’8 per mille, che copre circa metà dei costi totali, durante il mese di marzo è stato aperto il cantiere. “C’è ancora tanta strada da fare - racconta da Monapo Avelino Muligeque, presidente di Watana e coordinatore di Radio Monapo -, ma l’avvio dei lavori ha portato tanto entusiasmo. Dopo sette anni di attività, in cui abbiamo lottato per tenere viva la radio e per renderla una voce sempre più autorevole, finalmente vediamo concretizzarsi la possibilità di un importante salto di qualità”.
I problemi logistici, come spesso capita nel Sud del mondo, non sono mancati. Questa volta a metterci lo zampino è stata la stagione delle piogge. Le tipiche precipitazioni del periodo novembre-aprile quest’anno sono state particolarmente intense, in particolare tra dicembre e febbraio, provocando soprattutto nel centro-nord del Mozambico conseguenze disastrose. ”Non siamo arrivati a livelli della grande alluvione del 2000 - racconta Avelino - , ma per settimane la situazione è stata molto difficile. Nella provincia di Nampula il numero di vittime è stato fortunatamente limitato, il bollettino ufficiale parla di 15 morti. In compenso i danni strutturali sono stati ingenti. Vari distretti sono rimasti isolati, a causa del crollo di alcuni ponti e all’inondazione di strade e della ferrovia. Alcune linee dell’alta tensione sono crollate, provocando un black out durato quasi un mese. 53 mila famiglie hanno subito dei danni, 10 mila case sono state distrutte. Oltre 160 scuole, tra le province di Nampula e Capo Delgado, sono state distrutte, completamente o solo in parte, costringendo oltre 30 mila studenti a interrompere l’anno scolastico”.
In questo quadro, l’avvio dei lavori è stato ovviamente ritardato, ma gli operatori di Watana non si sono certi persi d’animo. “A dicembre, nonostante le piogge impedissero non solo i lavori, ma anche i semplici spostamenti per l’acquisto dei materiali, siamo partiti con le attività preliminari, selezionando i sette tra operai, muratori e guardiani che si occuperanno della realizzazione di tutte le opere edili previsti dal progetto. A partire dal mese di marzo, quando le strade sono tornate praticabili, abbiamo provveduto all’acquisto delle attrezzature e di parte dei materiali edili necessari. Sempre a marzo abbiamo finalmente potuto aprire ufficialmente il cantiere, prima con la pulizia del terreno e poi, a partire dal giorno 25, con lo scavo a mano delle fondamenta. Nel frattempo parte dei lavoratori coinvolti hanno iniziato la fabbricazione, sempre a mano, dei mattoni necessari. Questa attività viene realizzata sul terreno dell’attuale sede di Radio Monapo, che dista poco più di un centinaio di metri dal cantiere”.
Ora le condizioni meteorologiche sono decisamente migliorate e anche il futuro di Radio Monapo tende verso il sereno. “I passi da fare sono ancora tanti, a partire dal reperimento dei fondi necessari ad integrare il contributo della Tavola Valdese. Ma adesso l’obiettivo della nuova sede è finalmente più vicino”.
Chi volesse sostenere questo progetto può versare un contributo sui conti correnti intestati al Cesvitem (gli estremi nel link nel box Approfondimenti), indicando nella causale “Progetto Radio Monapo”. Proviamo ad alzare il volume?
Progetto sostenuto con i fondi
Otto per mille della Chiesa Valdese
(Unione delle chiese metodiste e valdesi)
Notizia del 30/04/2015