Foto Tommaso Saccarola
Istruzione al femminile, una vittoria contro la povertà
L'8 settembre si è celebrata la Giornata mondiale dell'Alfabetizzazione, dedicata quest'anno all'istruzione femminile: un diritto madre di tutti i diritti troppo spesso negato
Lo scorso 8 settembre è stata celebrata la Giornata internazionale dell’Alfabetizzazione, istituita dall’Unesco nel 1967 per ricordare quanto educazione e istruzione siano fondamentali per il progresso dei popoli in ogni parte del mondo. Quest’anno il tema scelto dall’Onu è stato l’alfabetizzazione delle donne poiché, come si legge nel messaggio del segretario generale Ban Ki-moon, “ogni donna alfabetizzata segna una vittoria contro la povertà”.
Ancor oggi nel mondo un adulto su sei non è in grado di leggere e scrivere. E di questi, due su tre dono donne. “Questi dati ci danno la misura di quanto sia ancora lungo il percorso verso il pieno riconoscimento di questo diritto umano fondamentale”, commenta Guido Barbera, presidente del Cipsi. “L’alfabetizzazione è madre e pilastro fondamentale di ogni società che voglia definirsi civile. Nelle donne l’alfabetizzazione diventa madre di tutti i diritti umani. Le rende autonome, libere di sviluppare la loro personalità, in grado di partecipare in maniera più attiva e responsabile alla vita della propria famiglia e della propria comunità”.
“L’analfabetismo - continua Barbera - è una piaga che troppo spesso colpisce le donne d’Africa, per tante cause diverse: la necessità economica di lavorare per sostenere la famiglia, ma anche la malnutrizione, i conflitti armati, la priorità che spesso viene data all’istruzione maschile”. Per questo istruzione, formazione e cultura costituiscono una delle tematiche centrali della Campagna Noppaw, promossa dal Cipsi e da ChiAma l’Africa con l’obiettivo di assegnare il Premio Nobel per la Pace 2011 alle donne africane.
“Il diritto all’istruzione è strettamente connesso al diritto alla vita - conclude Barbera -: sono migliaia le storie di donne africane a cui la scuola ha ridato un futuro, la speranza e la possibilità di conquistare un’esistenza dignitosa nella propria terra di origine. La dignità delle donne passa anche e soprattutto attraverso la loro formazione. Ci uniamo all’auspicio delle Nazioni Unite, affinché vengano stanziati maggiori fondi e realizzate concrete politiche di sostegno per programmi di alfabetizzazione di qualità, che garantiscano il diritto fondamentale all’istruzione primaria e secondaria per tutte le donne. E domandiamo alla comunità internazionale di trovare le giuste forme per riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale che le donne svolgono in tutti gli ambiti della società”.
Notizia del 08/09/2010