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Giornata della Terra: difendiamo l'acqua pubblica!

Il 22 aprile si celebra la Giornata mondiale della Terra, il 24 parte la raccolta firme per i referendum contro la privatizzazione dell'acqua: due occasioni per riaffermare la centralità dei beni comuni

Il 22 aprile si celebra la quarantesima Giornata mondiale della Terra. L’evento, nato nel 1970 quando Gaylord Nelson, senatore del Wisconsin, mobilitò 20 milioni di americani per una gigantesca dimostrazione in favore dell'ambiente, sarà festeggiato in oltre 170 paesi attraverso migliaia di eventi, legati al tema dell’edizione 2010 della giornata, “Buone pratiche personali per la riduzione della nostra impronta ecologica”.

“Tutto il mondo si fermi per un giorno a pensare al nostro unico pianeta che stiamo distruggendo” sottolinea Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione - Cipsi, coordinamento di 45 organizzazioni e associazioni di solidarietà internazionale tra cui il Cesvitem. “Mai come in questo momento è fondamentale mettere al centro delle nostre riflessioni e del dibattito sociale e politico i problemi legati ai cambiamenti climatici. In un periodo in cui si stanno susseguendo in continuazione calamità naturali, non si può omettere di pensare alle responsabilità dell’uomo rispetto agli effetti disastrosi provocati dal clima, di cui sono spesso principali vittime sono le popolazioni del Sud del mondo. La nostra Terra ha bisogno di un impegno quotidiano, individuale e collettivo, per un consumo responsabile e sostenibile delle risorse. Occorre un profondo cambiamento culturale e politico che incida sui modi di produrre e di consumare. Occorre riaffermare con forza la centralità dei beni comuni, che vanno garantiti a tutti e preservati da processi di mercificazione e privatizzazione”.

Per questo le associazioni del Cipsi invitano tutti a mobilitarsi per la difesa dell’acqua pubblica. Dal 24 aprile partirà infatti la raccolta firme per le tre proposte di referendum promossi dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, che, abrogando alcuni articoli di legge, puntano a fermare la privatizzazione dell’acqua, aprire la strada della ripubblicizzazione ed eliminare i profitti sul bene comune acqua. In tre mesi dovranno essere raccolte almeno 500 mila firme per poter chiedere i referendum. I banchetti per la raccolta, grazie al gran numero delle associazioni aderenti al Forum, saranno disponibili su tutto il territorio nazionale.

“Si tratta di una battaglia per la democrazia - commenta Barbera - che tutti dobbiamo combattere con convinzione. Ma è anche un segnale della nostra volontà di invertire la rotta, di fermare il declino dell’ambiente e portare avanti politiche orientate alla sostenibilità ambientale e al rispetto per la natura che ci circonda. Per questo invitiamo tutti a firmare per i referendum, ad organizzare banchetti nelle piazze e a promuovere e diffondere il più possibile la cultura dell’acqua pubblica, bene comune accessibile a tutti”.

Notizia del 21/04/2010


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