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5 per mille 2007: al Cesvitem arrivano 48 mila euro
Un grazie di cuore a tutti gli amici e sostenitori che ci hanno permesso di raggiungere questo risultato. Intanto però il Parlamento boccia la conferma per il 2010 di questo importante strumento di democrazia fiscale
Più di 1.200 firme per un contributo complessivo di oltre 48 mila euro. Sono questi i lusinghieri risultati raggiunti del Cesvitem con il 5 per mille 2007, ufficializzati negli scorsi giorni dall’Agenzia delle Entrate. Un risultato davvero importante, con una crescita del 50% rispetto ai risultati raggiunti nel 2006, quando erano stati incassati 32 mila euro: lo slogan “Moltiplica la solidarietà con il Cesvitem” è insomma divenuto una splendida realtà.
“Al di là del pur significativo contributo economico - sottolinea il presidente del Cesvitem Simone Naletto -, siamo lieti di notare come ancora una volta il radicamento nel territorio e lo stretto contatto con i nostri sostenitori rappresentino una carta vincente per portare avanti il nostro impegno per un mondo migliore”. “La nostra - prosegue Naletto - è un’associazione di medie dimensioni, senza un nome o testimonial celebri. Da oltre vent’anni cerchiamo di promuovere una nuova cultura della solidarietà, attraverso un rapporto pressoché quotidiano con migliaia di amici e sostenitori. La fiducia nei nostri confronti, testimoniata dai risultati del 5 per mille e per cui ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno accordato la loro preferenza, ci dà un forte incoraggiamento a proseguire lungo questa strada”.
In dettaglio, nel corso della campagna fiscale 2007 sono stati 1.286 i contribuenti che hanno indicato il codice fiscale del Cesvitem nello spazio dedicato al 5 per mille sulla loro denuncia dei redditi. L’importo complessivo che sarà erogato alla nostra associazione sarà di 48.040,70 euro. “Purtroppo - spiega Naletto - i tempi di erogazione non sono ancora sicuri. Di annuncio in annuncio, stiamo assistendo ad un continuo rinvio: una situazione di incertezza che ci impedisce di spiegare in dettaglio quali dei nostri progetti beneficeranno del contributo. Appena arriveranno i soldi, comunque, la prima cosa che faremo sarà spiegare come saranno utilizzati”.
Il ritardo nell’erogazione dei fondi è solo una delle note negative legate al 5 per mille. Nei giorni scorsi il Parlamento ha infatti bocciato l’emendamento per la conferma del 5 per mille per l’anno 2010: si fa sempre più concreto il rischio che questo importante strumento di democrazia fiscale scompaia, proprio in un momento in cui, in Italia e nel Sud del mondo, il lavoro di migliaia di associazioni sta dando un contributo fondamentale per arginare gli effetti più pericolosi della crisi. “Non solo non si è mantenuto l'impegno di stabilizzare il 5 per mille - ha dichiarato Andrea Olivero, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore - ma oggi si cancella lo stesso strumento di sussidiarietà fiscale, ciò che provoca il forte disagio di decine di migliaia di organizzazioni sociali italiane tradite dallo Stato a fronte del loro impegno generoso nei confronti della collettività. Come si può andare avanti così senza poter programmare né stabilizzare i propri progetti?”.
Ma mentre il Parlamento boccia il 5 per mille, gli italiani lo promuovono a pieni voti: nel 2007 sono stati 15,6 milioni i contribuenti che hanno sfruttato questo strumento, donando 373,5 milioni di euro a 23.906 organizzazioni di volontariato e a 511 enti di ricerca scientifica e sanitaria. Da notare come la maggioranza dei contribuenti (9,8 milioni) abbia espresso la propria preferenza in favore di uno specifico ente, segno di una scelta assolutamente consapevole. Basterà questo a salvare il 5 per mille?
Notizia del 03/11/2009