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Il 27 gennaio "Comunità on-off" con Francesco Gesualdi

Secondo appuntamento con il ciclo di approfondimento culturale promosso da Cesvitem, Acli e Parrocchie di San Michele, Vetrego e San Leopoldo. Ospite della serata il coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo per una riflessione sul rapporto tra i nostri stili di vita e i fragili equilibri della globalizzazione.

Venerdì 27 gennaio torna “Comunità on-off”, l’itinerario di approfondimento culturale promosso a Mirano da Cesvitem, Circolo Acli e dalle parrocchie di San Michele Arcangelo, Vetrego e San Leopoldo Mandic. Relatore della serata, che si terrà a partire dalle 20.45 nell’ex chiesa dei Padri Giuseppini presso l’Istituto Engim, sarà Francesco Gesualdi, fondatore e coordinatore nazionale del Centro Nuovo Modello di Sviluppo con sede a Vecchiano (PI).

“L’obiettivo di Comunità on-off - spiegano gli organizzatori - è quello di “accendere la luce” sulle grandi sfide culturali ed economiche poste a tutti noi, come singoli e come comunità, dal fenomeno della globalizzazione. Ad ottobre, nel primo incontro con Eugenio Melandri, siamo partiti dalla sfida epocale e ormai ineludibile dei flussi migratori per provare a riflettere sulle cause profonde di questo fenomeno. Con Gesualdi proseguiremo su questa strada, partendo dall’enciclica Laudato Sii di papa Francesco e riflettendo su dove ci stanno portando i nostri stili di vita, su come influiscono sui fragili equilibri del mondo nell’epoca della globalizzazione”

Il verbo chiave della serata sarà “conoscere”. “Siamo davanti a fenomeni epocali che spaventano e spingono alla chiusura. Un modo di superare la paura è cercare di conoscere le cause di tali fenomeni, anche in senso di autocritica. In un mondo in cui tutte le distanze, fisiche e culturali, si sono ridotte drasticamente, abbiamo la responsabilità di capire che tutte le nostre scelte quotidiane, anche come singoli, finiscono per influenzare la vita di tutti, dal mio vicino di casa a comunità che vivono a migliaia di chilometri di distanza”. 

La testimonianza di Francesco Gesualdi rappresenta in questo senso il punto di forza della serata. Già allievo di don Milani, attraverso l’esperienza del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Gesualdi affronta infatti da anni i temi dell’insostenibilità ambientale, della povertà, della fame, del disagio nel Nord come nel Sud del mondo. Un percorso che l’ha portata a maturare la proposta del consumo critico, di nuovi stili di vita, di nuovi assetti sociali ed economici capaci di coniugare sobrietà con piena occupazione e diritti fondamentali per tutti.

Notizia del 23/01/2017


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